04Febbraio2016
matteo gallello
riprese e montaggio di francesca demontis
Massimo Carlotto è un acclamato autore di romanzi gialli, ma non solo. Uno dei suoi libri più famosi, “Mi fido di te”, è dedicato al cibo, soprattutto a quanto può essere cattivo quello industriale. La sua passione per il vino e per la cucina è antica, come s’intuisce dai ricorrenti accenni presenti sin dalle prime opere. Carlotto ci ha aiutato a capire come la percezione di forme d’arte popolari, come il libro e il vino, può trasformarsi dall’uso al possesso, dalla libertà di goderne in una maniera condivisa all’egoismo vissuto in un’insulsa materialità. Con lo scrittore padovano e con la partecipazione straordinaria di
Stanko Radikon, abbiamo fatto una ricognizione nel Friuli Venezia Giulia e nel Veneto alla scoperta delle origini dei vini naturali:
Riva Arsiglia (garganega) 2013 Giovanni Menti (Gambellara) Cabernet Franc 2013 Monteforche di Alfonso Soranzo (Zovon di Vo') Collio Rosso (cabernet franc, cabernet sauvignon, merlot) 2006 Renato Keber (Cormons) Ribolla Gialla 2007 Radikon (Oslavia)
riprese e montaggio di davide vanni
La storia di
Damijan Podversic è tanto recente quanto profonda, per il vissuto e per la ricchezza dei contenuti espressi, sin dall’inizio, nel 1987, quando aveva venti anni. Ha realizzato un sogno sognato da quando aveva dodici anni ma conseguirlo è stato tutt′altro che semplice...
Gravner è il produttore più importante nel percorso di
Damijan. Da lui ha imparato a non scendere a compromessi e a vivere per fare un grande vino,
bevanda spirituale per antonomasia costituita da tre elementi: croccantezza del frutto, mineralità del territorio, ritmo dell’annata, veri e propri obblighi nei confronti del consumatore.
Per fare un
grande vino servono una grande terra, un grande vitigno e un grande seme. Solo a seme maturo l’uva è matura e, in quel momento, per Damijan, il solo dovere è preservare il lavoro svolto durante i 364 giorni che precedono la vendemmia.
Nella sezione
Video puoi riguardare tutti i filmati di Ein Prosit 2014
da
www.winestories.itIl tempo che passa e la bellezza. Di questo parla Sandro Sangiorgi nelle sue degustazioni. E mentre parla di vino, parla di noi. Non mi azzardo neppure a riassumere la serata, dirò solo che qui Sandro è in ottima forma, e si apprezzano sia le idee originali che la capacità di tenere sempre alta l’attenzione. Il video termina alll’inizio della degustazione (cieca); non ho voluto togliervi il piacere di provare l’esperienza dal vivo.
Foto e riprese video sono di Luca Fermariello
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30Marzo2015
matteo gallello
riprese e montaggio di davide vanni
La località dei vigneti del
Frappato e del
Nero d’Avola non rientra nel territorio di
Vittoria, ma di Caltagirone, in provincia di Catania. Fa parte comunque della Denominazione nel
Cerasuolo. Per la prima vendemmia, un amico-collega mi mette a disposizione due tonneaux e vinifico separatamente le uve. Volevo saggiarne le potenzialità, dovevo capirle individualmente. Alla terza vendemmia, nel 2006, le unisco per la prima volta. Mi sono presa per mano con le mie uve, se non avessi avuto queste tipologie in questo territorio non avrei potuto fare il mio percorso.
Gli
SP68 sono nati nel 2008 con la produzione delle vigne nuove. Volevo un vino più fresco, più immediato ed economicamente più accessibile. Il rosso è un Cerasuolo di Vittoria a tutti gli effetti, è un blend delle due uve, con maggiore percentuale di Frappato. Ha una gradazione naturale di 12,5 ed è quella che, naturalmente, il territorio restituisce.
Riprese e Montaggio di Davide Vanni
Marina Gioitti, proprietaria con il marito Silvano di
Casa Oberrichter, è stata capace di costruirsi, come Arianna, una "dimensione" intorno. Due donne agli antipodi dal punto di vista geografico ma vicine per il coraggio di assecondare, con slancio, le rispettive vocazioni: l'arte e il vino.