Ricette di Autunno di Massimo Larosa
Quattro nuove ricette del giovane cuoco Massimo La Rosa. Riproposte con gli abbinamenti consigliati da Sandro Sangiorgi.
Quattro nuove ricette del giovane cuoco Massimo La Rosa. Riproposte con gli abbinamenti consigliati da Sandro Sangiorgi.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. è un cuoco giovane, dal curriculum già sostanzioso (Arnolfo, Il Pellicano).
Ne sentiremo parlare ancora, ma per adesso godiamoci le sue ricette e gli abbinamenti di Sandro Sangiorgi.
Le ricette che vi proponiamo, con i consueti abbinamenti di Sandro Sangiorgi, sono di Carlo Sichel, nome noto del mondo enogastronomico siciliano. Al riparo della mia ignoranza, non conoscevo Carlo, ma le sue preparazioni hanno colpito la mia memoria. Quel rincorrersi di gusti e di consistenze, sullo sfondo di una sapida mediterraneità, mi ha fatto pensare ai cibi che, nel mio gergo familiare, erano definiti semplicemente “da cantina”. Voleva dire che chiamavano il vino, come le olive e i formaggi che gli osti servivano nelle cantine calabre di un tempo, tutta roba salata e saporita per far bere gli avventori. I quali, ovviamente, stavano al gioco, così come noi stiamo al gioco di Carlo e delle sue ricette. (Tristram)
Il calendario liturgico, dal IV secolo in poi, obbligò tutti i cristiani ad osservare la distinzione tra giorni di “grasso” e di “magro”, ossia periodi in cui si potevano o non potevano mangiare prodotti e grassi animali. Il mercoledì, il venerdì e durante la Quaresima, era proibito mangiare carne, quindi la maggior parte della gente, perlomeno quella che abitava vicino al mare, mangiava pesce come surrogato. Voltaire a questo proposito, nel suo Dizionario Filosofico, s’interrogava sul perché: “se un povero di venerdì rosicchia un osso di montone va all’inferno, mentre se un ricco, lo stesso giorno, mangia un’orata da uno scudo ha le porte del Paradiso spalancate”.